Film di Alfred Hitchcock del 1927 con musica di Ezio Bosso e Giorgio Licalzi eseguita dal vivo ad Aosta Dal Quartetto d'archi di Torino con la tromba e l'elettronica. Registrazione live dello Spettacolo organizzato dal festival di Aosta Strade del Cinema 2022. Tecnico del suono Luca Minieri. La musica é stata scritta appositamente da Ezio Bosso nel 2005 per Strade del Cinema ed era stata suonata in quell'occasione dal vivo con Ezio . Gli inserti elettronici sostituiscono la parte improvvisativa che il quartetto faceva con Ezio al Contrabbasso o al pianoforte. https://it.wikipedia.org/wiki/Il_pens...
) www.quartettoditorino.com Edoardo De Angelis, Umberto Fantini, violini, Andrea Repetto, viola, Manuel Zigante, violoncello, Giorgio Licalzi, tromba e elettronica Film by Alfred Hitchcock from 1927 with music by Ezio Bosso and Giorgio Licalzi performed live in Aosta by the Turin String Quartet with trumpet and electronics. Live recording of the Show organized by the Aosta Strade del Cinema 2022 festival. Sound engineer Luca Minieri. The music was specially written by Ezio Bosso in 2005 for Strade del Cinema and was played live with Ezio on that occasion. The electronic inserts replace the improvisational part that the quartet did with Ezio on the double bass or piano. https://it.wikipedia.org/wiki/Il_pens...
) www.quartettoditorino.com Edoardo De Angelis, Umberto Fantini, violins, Andrea Repetto, viola, Manuel Zigante, cello, Giorgio Licalzi, trumpet and electronics
Musica
Ezio Bosso - The Making Of "The Four Letters / A Tribute To The Past"
1.788 visualizzazioni Trasmesso in anteprima il giorno 9 set 2022 Il making of del primo album con composizioni inedite di Ezio Bosso. Disponibile dal 13/09/2022 in digitale e dal 16/09/2022 in CD. Musiche Composte da Ezio Bosso Eseguite dal Quartetto d’Archi di Torino Edoardo De Angelis, Umberto Fantini: Violini Andrea Repetto: Viola Manuel Zigante: Violoncello Produzione Esecutiva: Filippo Cosentino e Tommaso Bosso per Buxus Records Registrato, editato e mixato ai Riverside Studio, Torino, Luglio 2022 Tecnico del Suono: Alessandro Taricco Assistente: Pietro Occelli Mastering a cura di John Webber presso gli Air Studios Mastering, Londra, Regno Unito Foto Copertina: Flavio Ianniello per Villa Pennisi in Musica, www.vpmusica.com All Tracks ℗ Buxus Records, a division of Buxus Edizioni s.r.l. www.eziobosso.com www.quartettoditorino.com
Trasmesso in anteprima il giorno 30 ago 2022 Commissionato dal Festival di Musica da Camera ‘Classiche Armonie’ e dedicato al Quartetto d'Archi di Torino. Edoardo De Angelis, Umberto Fantini: violini Andrea Repetto: viola Manuel Zigante: violoncello Prima esecuzione: Teatro Fratelli Vacchetti - Carrù (CN) - 27 agosto 2022
LA ZONA VIVA
perché ci è stata vietata la lingua del dolore / e le parole del sangue sono troppo rosse
Patrocinii
Associazione Piero Farulli - La musica un bene da restituire Onlus
Accademia di Romania in Roma
Dipartimento di Ricerca e Innovazione Umanistica dell’Università di Bari - Centro Interuniversitario di Ricerca Forme e Scritture della Modernità (CIRM)
Riconoscimenti
Premio speciale Piero Farulli 2021 per il teatro musicale
Motivazione: Creato in occasione dei cento anni dalla nascita del Maestro, il concept-concerto commemora con straordinaria pregnanza il suo impegno infaticabile per il riconoscimento della “valenza culturale della musica”. In quest’ottica musica e parola poetica si compenetrano, ognuno portando la propria forza all’altro e creando una possibilità “aperta” di fare musica insieme in una concretizzazione esemplare del messaggio di Piero Farulli.
Le più vive congratulazioni a tutti componenti de LA ZONA VIVA:
Barbara Caviglia concept, drammaturgia e voce recitante
Il Quartetto d’Archi di Torino
Edoardo De Angelis, Umberto Fantini violini
Andrea Repetto viola
Manuel Zigante violoncello
Replicante Teatro produzione
ll concerto è stato accolto nel progetto Farulli100 dell’Associazione Piero Farulli - La musica un bene da condividere Onlus4, a cui ha dedicato la propria anteprima tenutasi il 7 dicembre 2021 presso il Conservatoire de la Vallée D’Aoste.
4 Che cos’è Farulli 100 Piero Farulli, violista per oltre trent’anni del celebre Quartetto Italiano, è anche l’ideatore, fondatore e direttore della Scuola di Musica di Fiesole, istituzione cui si guarda con ammirazione in Europa per lo spirito innovativo, per l’altissimo standard qualitativo e per l’inconfondibile cultura del far musica insieme. Convinto della capacità della grande musica di ispirare l’umanità a creare una società più solidale e armonica, ha sempre combattuto perché la musica venisse insegnata e praticata attivamente nella Scuola fin dalla più tenera infanzia come nel resto d’Europa.[…] Il progetto “Farulli 100” coinvolge realtà molto diverse tra loro, che si occupano non solo di musica, ma anche di scienza e di formazione. Ciò che le unisce è il messaggio di Piero Farulli, la volontà di affermare la valenza culturale della musica. Ogni evento nasce dal desiderio di testimoniare pubblicamente l’affetto e la gratitudine che i promotori ed i protagonisti delle iniziative sentono nei confronti del Maestro e dalla volontà di dimostrare quanto sia stato portatore di futuro il suo magistero artistico e umano.“Farulli 100” coinvolge Enti, Istituzioni e Associazioni sulle quali ha inciso profondamente l’impagabile contributo di Piero Farulli e riunitesi per questo nel Comitato Nazionale “Farulli 100”, presieduto da Gianni Letta; Amici, colleghi, ex allievi, giovani allievi di allievi di Piero Farulli che a vario titolo hanno goduto della sua straordinaria lezione artistica e di vita. Grazie a concerti, saggi, festival, masterclass, registrazioni, concorsi, convegni, incontri e borse di studio si compirà un vero e proprio “viaggio musicale” dove ogni evento parlerà di Piero Farulli e del suo messaggio. (dal sito www.associazionepierofarulli.com)
Il Quartetto n. 2 di Ezio Bosso nasce come colonna sonora del film Io non ho paura di Gabriele Salvatores. Quando prende il via la collaborazione con Gabriele Salvatores, Ezio Bosso ha già realizzato colonne sonore per due film del regista torinese Gianluca Maria Tavarelli, Un amore, del 1999 e Qui non è il paradiso, del 2000, ma nel caso di Io non ho paura il lavoro compositivo assume connotati del tutto differenti. Solitamente la colonna sonora di un film si sviluppa a film già montato, con la conseguenza che la scrittura musicale risulta fortemente vincolata al ritmo del montato filmico. Nel caso del processo compositivo di Io non ho paura, complice l’amicizia che si sviluppa tra il Maestro Ezio Bosso e Gabriele Salvatores, scrittura musicale e montaggio filmico si sviluppano di pari passo: scena dopo scena, la visione delle immagini ispira la musica e viceversa il montaggio trae ritmo dalla scrittura musicale in divenire. È così che attraverso le 14 danze per bambini intorno a un buco il quartetto d’archi diviene, a pieno titolo, uno dei protagonisti del film.
Programma
P. Glass, Quartet Satz
E. Bosso, Quartetto n. 2 (da Io non ho paura)
L. van Beethoven, Quartetto per archi n. 10, op. 74
Organico Violino: Edoardo De Angelis Violino: Umberto Fantini Viola: Andrea Repetto Violoncello: Manuel Zigante
Un progetto di Teatro Sociale Gualtieri Partner Istituzionali Regione Emilia Romagna Comune di Gualtieri Main Partner Scena Unita - Per i lavoratori della musica e dello spettacolo Cesvi MIH - Music Innovation Hub Media Partnership Rai 5 Rai Cultura In collaborazione con Buxus Edizioni Per la concessione delle partiture si ringrazia Kickout Film S.r.l. San Isidro S.r.l.
The Way of 1000 and 1 Comet (AKA Wine Trances) è un progetto musicale dedicato al pittore langarolo Pinot Gallizio, uno dei protagonisti della ricerca europea tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Figura eccentrica, personaggio visionario, sperimentatore utopista, Pinot approda alla pittura solo in tarda età grazie ad una profonda conoscenza della materia data dalla laurea in farmacia. Il suo percorso artistico e la frequentazione degli ambienti torinesi lo portano ad una attività vivace e prolifica e a collaborare con i principali esponenti delle correnti artistiche d’avanguardia. Nel 1964 la Biennale di Venezia gli dedica una sala personale ma Pinot non potrà partecipare a causa della morte improvvisa. The Way of 1000 and 1 Comet nasce nel 2003 dall’incontro fra il Maestro Bosso e Giorgio, il figlio di Pinot, che partecipa all’ideazione del progetto, prima di andarsene prematuramente nel novembre dello stesso anno. Il progetto unisce brani del Quintetto n. 2 (Le notti, Sono nato bambino mi sono trovato bene e lo sono rimasto) e del Quartetto n. 3 (L’ultimo nero, La Gibigianna, Gagarin, Via di Mille e Una Cometa, Il Cielo visto dalla luna). Ogni brano porta il nome di un titolo di un’opera di Pinot Gallizio. In occasione di questa prima edizione del Buxus Consort Festival potremo riascoltare alcuni brani dal repertorio The Way of 1000 and 1 Comet in un contesto che con ogni probabilità ha la facoltà di risuonare con l’opera di Pinot Gallizio. Il concerto si svolgerà infatti tra i capanni della Golena del fiume Po, che costituiscono una sorta di piccola città ideale resiliente, simile per certi versi a quella che Pinot Gallizio aveva pensato con la sua città degli zingari sulle rive del fiume Tanaro. Programma T. Riley, In C E. Bosso, Quartetto n. 3, The Way of 1000 and 1 Comet Organico Violino: Edoardo De Angelis Violino: Umberto Fantini Viola: Andrea Repetto Violoncello: Manuel Zigante Un progetto di Teatro Sociale Gualtieri Partner Istituzionali Regione Emilia Romagna Comune di Gualtieri Main Partner Scena Unita - Per i lavoratori della musica e dello spettacolo Cesvi MIH - Music Innovation Hub Media Partnership Rai 5 Rai Cultura Per la concessione delle partiture si ringrazia Buxus Edizioni
Torino - Chiesa di Santa Pelagia
13 settembre 2013 - ore 17
Buse di Tresca, val di Fiemme. Nell'ambito della rassegna I Suoni delle Dolomiti, il 25 agosto 2014
Il Quartetto di Torino ed il Quartetto Prometeo si sono uniti per eseguire magistralmente (nonostante le avverse condizioni climatiche) il famoso Ottetto per Archi di Felix Mendelssohn Bartoldy.